L’utilizzo del legno nelle pavimentazioni riscaldate è un salutare rimedio. Isolante per natura, questo materiale impedisce il contatto diretto con il calore emesso dai pannelli radianti, migliorando notevolmente il comfort abitativo (il calore è distribuito costantemente e in modo “delicato”) e garantendo un livello di calore atmosferico relativa più idonea.
È essenziale, in fase progettuale, adottare alcuni accorgimenti.
Premesso che l’impianto di riscaldamento deve essere costruito a regola d’arte e che le tubazioni circolanti nel pavimento devono essere coperte da un massetto di 3 cm, è fondamentale, prima della posa del parquet, azionare l’impianto di riscaldamento aumentando gradatamente la temperatura dell’acqua, fino al raggiungimento della temperatura ambientale di circa 20-25° e mantenerla costante per circa 15 giorni consecutivi. Successivamente si ridurrà gradatamente la temperatura fino allo spegnimento dell’impianto, nei successivi 7 giorni (per un massetto con spessore superiore ai 5 cm si consiglia di ripetere l’operazione una seconda volta).
La tipologia di posa consigliabile da adottare è quella con sistema di incollaggio, evitando di lasciare camere d’aria fra il massetto e i listoni di parquet (che ridurrebbero la resa termica) e provvedendo all’incollaggio totale degli elementi lignei al sottofondo.
Per un’eventuale posa flottante va presa in considerazione un’apposita guaina/materassino idonea alla trasmissione del calore.
In linea generale, è consigliabile posare un parquet con uno spessore totale non superiore a 16 mm, spessori superiori trasmettono meno calore. Ricordiamo che il legno è un isolante termico per natura.
Si tenga comunque presente che l’eccessiva disidratazione del legno (originata dal passaggio del calore) può causare alle doghe di parquet (di qualsiasi specie legnosa esso sia) delle fessurazioni sulla superficie a vista. Il giusto equilibrio ambientale aiuta tantissimo a evitare o minimizzare il problema, in particolare l’umidità dovrebbe essere compresa tra il 45% e il 65% (questi valori possono essere mantenuti attraverso degli umidificatori o dei regolatori di umidità.
Non tutti i legni possono essere posati su massetti riscaldati, è sconsigliato posare le specie legnose più igroscopiche come Faggio, Wengè, Afromosia, Acero, Larice e Abete.
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POSA CON SISTEMA DI INCOLLAGGIO
Questa tecnica consiste nel posare i listoni di legno incollati al sottofondo.
Dopo la scelta del lato della stanza da cui iniziare da valutare anche a livello estetico, si procede alla posa delle prime tavole rivolgendo l’incastro femmina verso la parete. Con appositi cunei si distanzia quindi il parquet dalla parete di 10 mm circa su tutto il perimetro.
Consigliamo di posare prima a secco alcune corsie di listoni di legno per facilitare la disposizione delle doghe (la scelta delle tavole va effettuata aprendo più pacchi del parquet), la valutazione di lunghezze e larghezze e l’eventuale taglio su misura a fine corsa. Quindi ridisporre le corsie create sovrapponendole in ordine, appena fuori dall’area di posa, e stendere il collante idoneo, in modo uniforme, per mezzo di una spatola.
A questo punto si può procedere alla posa degli elementi lignei come precedentemente disposto, evitando di sporcare la superficie a vista delle doghe con collanti.
È consigliabile inserire a tratti, nel lato a incastro femmina dei listoni, del collante.
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POSA FLOTTANTE O GALLEGGIANTE
Il sistema di posa flottante, detto anche o galleggiante, consiste nell’appoggiare i listoni di legno sopra un materassino o una guaina, incollandoli solo negli incastri. Questa tipologia di posa permette all’intera area posata di “flottare” unita durante i normali assestamenti del legno.
È necessario predisporre sul sottofondo un materassino di materiale espanso o da un feltro di circa 2 mm di spessore, con lo scopo di uniformare il contatto del parquet galleggiante col piano di posa e di impedire la formazione di zone a diversa sonorità. Questo strato va risvoltato sulle pareti, dietro al battiscopa.
Il materassino deve avere una densità in grado di resistere a carichi dinamici o statici per il il tipo di destinazione d’uso previsto per la pavimentazione.
Dopo la scelta del lato della stanza da cui iniziare, si procede alla posa della prima tavola, rivolgendo l’incastro femmina verso la parete. È bene distanziare con appositi cunei l’inizio parquet dalla parete per una distanza di 10 mm circa.
Per locali di dimensioni superiori ai 4x4 metri, è consigliabile interrompere la posa dei listoni inserendo dei giunti di dilatazione.
È bene utilizzare questa accortezza anche nelle giunte ad altre pavimentazioni o soglie per mezzo di profili o coprigiunti.
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VERIFICHE PRIMA DELLA POSA
Il parquet deve essere conservato in ambienti asciutti, in posizione orizzontale con imballo integro, non in cantieri dove è stato attivato il riscaldamento a pavimento.
Prima di procedere alla posa, verificare la giusta umidità del massetto e dei muri perimetrali, per mezzo di uno strumento igrometrico, procedendo alla rilevazione dell’umidità nella varie zone dove andrà posato il parquet.
Al momento della posa opere di muratura, intonaci e raccordi devono essere asciutti, con contenuto di umidità percentuale residua non superiore a 2%. L’umidità ambientale deve essere compresa tra 45% e 60% e la temperatura non deve essere inferiore a 14 °C. Finestre, scuri e porte devono essere installati e perfettamente funzionanti e i locali da rivestire con il parquet devono essere arieggiati e a completo riparo da intemperie e da sbalzi termici.
Per garantire un risultato a regola d’arte è fortemente raccomandato di procedere alla posa solo a ultimazione dei lavori di cantieristica (a esclusione della posa delle porte interne e dei battiscopa).
È sempre consigliabile l’applicazione di una barriera al vapore, per isolare maggiormente dall’umidità del massetto e delle pareti perimetrali gli elementi lignei.
Verificare sulla scheda identificativa del prodotto allegata al documento di trasporto se la tipologia di posa che è stata programmata (ad incollaggio su massetto, flottante su materassino o inchiodata), si presti o meno al tipo di parquet acquistato.
Se il parquet viene fornito grezzo, il posatore deve provvedere alla successiva finitura nelle modalità professionali del caso.
Nelle forniture di parquet prefinito si deve disporre alla conclusione dell’opera in base alle raccomandazioni disposte all’interno degli imballi.
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PREFINITI AD OLIO, CERA E VERNICE
Nel parquet prefinito a olio, cera o vernice, la finitura raggiunge la protezione ottimale circa 20-30 giorni dopo la posa, se posto alla luce e all’aria, in ambiente sano con umidità (45-65%) e temperatura ambientale costante (16-22°). In questo periodo è consigliabile prestare più cura e utilizzare calzature morbide. Nell’eventualità di dover far corso ad altri lavori di cantieristica nei locali, è consigliabile proteggere il parquet coprendolo con materiale traspirante di spessore morbido non appiccicoso affinché le eventuali altri lavorazioni da eseguirsi nei locali non causino graffi, sporco e contusioni alla superficie prefinita del parquet.
ALCUNI CONSIGLI PRATICI
- Arieggiare sempre gli ambienti in cui è posato il parquet
- Mantenere la temperatura degli ambienti tra 15 e 22 °C
- Mantenere l’umidità relativa dell’aria ambientale tra il 45% e il 65%
- Evitare di coprire per lungo tempo il parquet con tappeti ed evitare tappeti che perdono colore
- Durante il lavaggio, non versare l’acqua direttamente sul pavimento, ma utilizzare sempre uno strofinaccio inumidito
- Proteggere il parquet in caso di lavori
- Utilizzare sempre i prodotti di pulizia e manutenzione consigliati dai fornitori